CAT: AUSILIARI MA NON SOSTITUTIVI (IT)

translation-memory2Una società globale in movimento, con linguaggi e idiomi in continua evoluzione, non può che pretendere un sistema di traduzione capace di stare al passo coi tempi.

Rendere disponibili in diverse lingue i contenuti di un sito web è sempre più indispensabile, non solo per gli affaristi dell’e-commerce che intendono ampliare il proprio bacino di acquirenti, ma anche per esportare idee e informazioni di qualunque tipo. Si tratta di un elemento indispensabile per la tele-comunicazione dei grandi enti e delle grandi aziende, ma anche dei singoli individui.

La domanda nel mercato delle traduzioni è dunque in costante ascesa, e come sempre accade in questi casi, spesso si è tentati a preferire il fai-da-te più economico alla qualità del servizio, e si finisce per impoverire o fuorviare il contenuto del messaggio che viene tradotto. Non vale la pena di soffermarsi sui programmi di traduzione automatica, la cosiddetta “machine translation”, che bypassa l’intervento umano con risultati spesso anche bizzarri, adatti forse a facilitare la comprensione di un testo da parte del lettore, ma assolutamente fuori discussione per la divulgazione di un contenuto.

Un discorso a parte va fatto invece per i software per la traduzione “assistita”, meglio noti come CAT (Computer Assisted Translation), che consentono al traduttore professionista di automatizzare parte del processo traduttivo grazie all’utilizzo di memorie che archiviano segmenti di testo o termini precedentemente tradotti. Tra i più diffusi troviamo Déjà Vu, Transit e Trados, “potenzialmente validi supporti per una traduzione, che però deve necessariamente essere guidata e gestita da un professionista”, ci spiega Andrea, specializzato nella traduzione di manuali tecnici. “Il traduttore professionista deve necessariamente comprendere, ed anche approfondire, il contenuto del testo che sta traducendo, e questo è qualcosa che nessun software può arrivare a fare – continua Andrea – recentemente mi sono trovato a dover tradurre, per uno dei maggiori enti di fornitura elettrica, alcuni regolamenti che disponevano l’adattamento ad alcune norme vigenti del diritto europeo, introdotte negli ultimi anni. In casi come questi, per assicurarsi di trasferire in modo adeguato le informazioni in un altro linguaggio è necessario, ad esempio, studiare le normative in questione”.

Altro limite della traduzione automatica risiede nell’incapacità di contestualizzare il messaggio e di adattarlo all’emittente e al destinatario, e questo influenza la costruzione della frase, la scelta della terminologia ed anche la punteggiatura. “Se il testo che sto traducendo è rivolto ad esperti del settore, dovrò adattare il linguaggio a tale audience per trasferire esaurientemente il messaggio dall’originale. Cosa ben diversa nel caso del marketing e del testo pubblicitario, rivolto ad un pubblico ampio e generalizzato”.

Così, se la figura del traduttore di professione può e deve approfittare degli strumenti tecnologici e dei software a disposizione per velocizzare e migliorare il proprio servizio, tuttavia è indispensabile una conoscenza approfondita della lingua e della cultura cui la lingua appartiene, che solo un esperto può offrire.

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